Un ottimo punto di partenza da cui lasciarsi ispirare rimane sempre lo stile architettonico della casa. Se infatti si tratta di un edificio moderno, anche le soluzioni potranno più facilmente ispirarsi a questo elemento.
Lo stile
E’ necessario innanzitutto porsi una serie di domande su quello che si vuole ottenere in termini di aspetto e una serena valutazione sulle reali potenzialità d’arredamento dell’ambiente a nostra disposizione.
Un ottimo punto di partenza da cui lasciarsi ispirare rimane sempre lo stile architettonico della casa in cui dobbiamo inserire la nuova cucina.
Se infatti si tratta di un edificio moderno, anche le soluzioni potranno più facilmente ispirarsi a questo elemento.
Di contro, se si tratta di un edificio dall’aspetto classico o addirittura d’epoca, ci si potrà avvicinare con qualche elemento di sicurezza in più a materiali e ad una rosa di colori più tradizionale.
Fermo restando che il gusto personale, se confortato da una forte motivazione estetica, può stravolgere senza problemi questa macro-suddivisione di base.
La tavolozza cromatica
Una volta scelto lo stile della futura cucina, si può allora procedere nel decidere in anticipo la tavolozza di colori con cui si potrà giocare all’interno dell’ambiente, per poter far legare meglio nell’insieme ogni componente.
Per autarsi, si può stabilire una gamma di tre colori fondamentali: il colore principale sarà costituito dai mobili della cucina veri e propri (oppure dai muri se si sceglie di non lasciarli bianchi), quello secondario sarà quello affidato ai pavimenti, mentre l’ultimo sarà riservato al piano di lavoro, in una ripartizione rispettivamente del 60, 30 e 10%.
La scelta della propria tavolozza di colori è estremamente personale e dipenderà soprattutto dal tipo di sensazioni che si desidera suscitare negli occupanti.
Per semplificare la scelta anche in questo caso, si può pensare di schematizzare le opzioni a disposizione: si può infatti restringere il campo fra una composizione sul bianco, una composizione colorata o una in cui prevalgano i toni naturali.
Nel primo caso, la scelta sarà improntata a qualità estetiche come la raffinatezza e il minimalismo.
Non tutto deve ovviamente risultare candido, ma si possono introdurre altri colori in brevissimi cenni attraverso alcuni dettagli: nel piano, nello schienale, in riquadri e bordi del pavimento, nelle piastrelle del rivestimento, ed anche in accessori come tappeti, tende e tovaglie, ecc.
Se la tavolozza prescelta è colorata, qualunque sia l’abbinamento di colori si avrà una soluzione stimolante e molto attuale.
La tavolozza con toni naturali utilizza le sfumature caratteristiche della terra, al limite anche quelle del giallo pieno, e finiture come mattonelle naturali, legno e metallo.
Questi materiali comunicheranno sensazioni di onestà e semplicità.
Applicare i colori all’architettura
Infine, i colori si possono utilizzare nell’arredamento per provare a modificare visivamente anche alcuni piccoli difetti architettonici.
E’ infatti utile ricordarsi che:
1. I colori freschi, luminosi o sobri, e contrasti cromatici minimi possono essere visivamente utili per allargare lo spazio, allungare una stanza, innalzare un soffitto troppo basso.
2. Al contrario i colori caldi, scuri o vivaci, in unione con massimi contrasti possono essere utili per restringere lo spazio, abbassare il soffitto, accorciare una stanza troppo lunga.