L’effetto pandemia sulla Sardegna è stato identico a quello di tante altre regioni di Italia e del Mondo. Tra i tanti risvolti che abbiamo avuto modo di toccare con mano, sicuramente uno dei più importanti è stato il modo di vivere e riscoprire gli spazi domestici.
La casa, per forza di cose, è divenuta il centro di attività (lavoro, scuola, attività fisica) che, fino all’inizio dello scorso anno, si svolgevano quasi esclusivamente fuori dalla porta della nostra abitazione. Ma si sono riscoperte attività spesso trascurate grazie al maggior tempo trascorso tra le mura domestiche. Dalla panificazione alla cucina, fino alla riscoperta della zona living, con divani e televisori tornati al centro della vita familiare.
Se prima del 2020 in tanti hanno usato la casa come semplice “dormitorio” a fine giornata, l’insorgere della pandemia e i conseguenti lockdown (non solo quello dell’anno scorso, ma anche nel 2021 in Sardegna abbiamo sperimentato la tanto temuta “zona rossa”) hanno fatto assumere agli spazi domestici funzionalità “ibride”. La nostra casa è finita al centro della ricerca di un livello di comfort perfetto a tutte le ore.
Nel Medio Campidano e nei comuni limitrofi, fortunatamente, grazie a una densità di popolazione ridotta e vaste aree edificabili, le case sono più spaziose rispetto alle grandi città e permettono di progettare e realizzare soluzioni variegate. Il nostro pubblico infatti proviene principalmente da paesi come Arborea, Arbus, Baressa, Barùmini, Collinas, Gonnoscodina, Gonnosfanàdiga, Gonnostramatza, Guspini, Lunamatrona, Marrùbiu, Masullas, Mògoro, Pabillonis, Pompu, Samassi, San Gavino Monreale, Sanluri, San Nicolò d’Arcidano, Sardara, Siris, Terralba, Tuili, Turri, Uras, Ussaramanna, Villacidro, Villamar, Villanovaforru.
Cosa deve aspettarsi dunque nei prossimi anni un cliente della Sardegna? Sicuramente il gusto nella nostra Isola coincide in gran parte con quello del resto d’Italia, ma ogni area geografica presenta delle piccole differenze frutto di tradizioni tramandate di generazione in generazione.
I colori trend del 2022
Quando si parla di arredamento di interni è necessario, per forza di cose, chiamare in causa i colori. Ogni anno i designer definiscono i colori che “andranno di moda” nei lustri successivi. Ultimamente grande spazio viene dato ai colori accesi, anche in cucina. Nel 2022 avrà grande spazio il ciano, abbinato al bianco, colori che sapranno conferire agli ambienti un senso di calma e pace: la casa come “rifugio” lontano dalla confusione esterna. Un altro colore che si sta ritagliando uno spazio importante è il rosa: colore che andrà forte in cucina, abbinato a inserti e rubinetteria in ottone.
Sardegna, spazio ai materiali naturali
I materiali naturali sono un must in molte case sarde, sia negli interni che all’esterno. La Sardegna è la terra dei materiali bio per l’efficientamento energetico, oltre che per la fusione delle case con l’ambiente esterno, soprattutto nelle zone rurali o costiere. La pietra, nelle sue varie cromie, sarà al centro dei giochi cromatici domestici anche nel 2022, in particolare nella zona bagno.
LED per i giochi di luce
Il LED è una tecnologia di illuminazione sempre più utilizzata nelle nostre case. Le vecchie lampade sono ormai state sostituite con nuovi apparecchi a basso consumo energetico. Ma questa tecnologia consente anche di effettuare giochi di luce in ogni parte della casa: se ora le strisce a LED sono molto diffuse in cucina sopra il piano cottura, in futuro saranno sempre più diffuse a livello del pavimento o nelle nicchie sulle pareti.
Piastrelle e cementine anni ’50
Le piastrelle sono sempre le protagoniste dell’arredamento della parete su cui si installa una cucina oltre, ovviamente, che della zona bagno. Un trend futuristico del 2022 saranno le piastrelle antibatteriche in ceramica. Ma uno sguardo al passato è d’obbligo: torneranno in gran voga le cementine anni ‘50. Grazie alle loro infinite combinazioni (non esistono regole riguardanti la loro disposizione) rendono dinamica e imprevedibile una parete. Assolutamente un must!